Tra le varie aree d'intervento della medicina preventiva sulle popolazioni lavorative, la tutela della salute mentale costituisce un campo di crescente rilievo nei Paesi sviluppati, a causa di un considerevole spostamento da attività fisico-motorie ad attività cognitivo-relazionali nel contenuto delle mansioni (job content). Per questo il sistema psiche-cervello-soma diviene bersaglio elettivo di fattori stressanti lavorativi e, di converso, le disfunzioni derivanti da sofferenza psichica sono responsabili di compromissione lavorativa specifica. Inoltre le modificazioni di mercato sottopongono i lavoratori ad un crescente disagio psico-sociale, derivante soprattutto dalla precarizzazione dei rapporti economico-giuridici e dalla rapida obsolescenza delle competenze. Nell'U.E. i costi stimati per la salute mentale equivalgono al 3-4% del P.I.L. ed incidono per la maggior parte al di fuori del settore salute: prevalentemente per assenza o inabilità al lavoro. La giornata di approfondimento vuole fornire un quadro esaustivo di che cosa sia e come si esprima il disturbo psichico al di fuori dei contesti clinici, e illustrare le azioni di prevenzione del rischio e di promozione della salute nei contesti organizzativi.
Durata 1 giorno
Programma
- integrabile con moduli aggiuntivi, esercitazioni pratiche, interventi di coaching.
- Questionario di self assessment.
- Brevi conferenze tenute da esperti su temi di carattere introduttivo:
- inquadramento della psichiatria occupazionale e della psicologia del lavoro
- elementi giuslavoristici e medico legali.
- Sessioni teorico-pratiche per illustrare sia strategie di riconoscimento del "disagio psichico non diagnosticato" negli individui e nei gruppi di lavoro sia modalità gestionali dei lavoratori "a rischio psicopatologico noto".
- Esemplificazione di casi concreti seguiti da dibattiti guidati in piccoli gruppi.